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Bonus Casa nel 2025
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Bonus Casa nel 2025

Il disegno di Legge di Bilancio 2025, che dovrà essere approvato entro il 31 dicembre 2024, prevede alcune modifiche al Bonus Casa.

I bonus confermati per il 2025 sono i seguenti:

  • ecobonus;
  • bonus barriere architettoniche;
  • bonus mobili ed elettrodomestici;
  • bonus ristrutturazioni;
  • sismabonus;
  • superbonus.

Ecobonus 2025

La proroga dell’Ecobonus per il miglioramento energetico degli edifici è stata confermata per il triennio 2025-2027, ma con alcune novità significative.

Dal 2025, le detrazioni saranno pari al 50% per gli interventi sulla prima casa e al 36% per la seconda. Tuttavia, dal 2026, le percentuali inizieranno a diminuire: la detrazione scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per la seconda, mantenendosi su questi livelli fino al 2027.

Bonus barriere architettoniche 2025

La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto gli incentivi, prorogati fino al 2025, per l’eliminazione delle barriere architettoniche pensate per chi realizza interventi mirati a migliorare l’accessibilità degli edifici esistenti.

Per i lavori effettuati fino al 31 dicembre 2025, è prevista una detrazione del 75%, suddivisa in 5 rate annuali di pari importo. L’importo massimo del bonus varia tra 30.000 e 50.000 euro, in base al tipo di edificio oggetto dei lavori. Per accedervi, è necessario che gli interventi rispettino i requisiti previsti dal Decreto Ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).

Sono agevolate le spese per:

  • installazione di ascensori, montacarichi ed elevatori esterni;
  • la sostituzione di gradini con rampe;
  • la realizzazione di tecnologie avanzate che migliorino la mobilità, interna ed esterna, per persone con grave disabilità;
  • gli interventi di automazione degli impianti di edifici e unità immobiliari, finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, includono anche le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti, in caso di rinnovo.

Restano escluse dal beneficio le spese per l’acquisto di beni mobili, anche se utili per la mobilità o la comunicazione.

Bonus mobili e elettrodomestici 2025

Anche nel 2025 verrà estesa la detrazione fiscale al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Come per il 2024, il limite massimo di spesa detraibile resterà fissato a 5.000 euro.

Per accedere al beneficio, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei beni e tale data deve essere provata:

  • dalla comunicazione all’Asl che indica la data di inizio dei lavori, se obbligatoria;
  • dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie;
  • da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art. 47 del Dpr 445/2000), qualora si tratti di lavori per i quali non siano previste comunicazioni o titoli abitativi.

Gli acquisti per i quali può essere richiesta la detrazione riguardano:

  • mobili nuovi;
  • elettrodomestici di grandi dimensioni nuovi, con classe energetica almeno A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, e F per frigoriferi, congelatori e apparecchi per i quali è richiesta l’etichetta energetica;
  • grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica solo se non ne è previsto l’obbligo.

Se effettuate con le modalità di pagamento richieste, possono essere detratte anche le spese relative a trasporto e montaggio dei beni acquistati.

I pagamenti devono avvenire tramite metodi tracciabili, co0me bonifici o carte di credito/debito, escludendo contanti e assegni. La detrazione sarà suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.

Bonus ristrutturazioni

Nel 2025 il Bonus Ristrutturazioni cambierà notevolmente. La detrazione fiscale per le abitazioni principali resterà al 50% su un massimo di 96.000 euro per immobile, mentre per le seconde case scenderà al 36%, con un limite di 48.000 euro. Dal 2026, le aliquote saranno ulteriormente ridotte: 36% per le prime case e 30% per le seconde.

Sismabonus 2025

Anche il Sismabonus subirà alcune modifiche. La detrazione fiscale sarà del 50% per gli interventi sulla prima casa e del 36% per le seconde case e gli immobili non residenziali. Dal 2026, le aliquote caleranno ulteriormente, passando al 36% per le prime case e al 30% per le seconde.

Superbonus 2025

Dal 2025, il Superbonus subirà importanti cambiamenti. La detrazione per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico scenderà al 65% delle spese sostenute. Questa percentuale sarà valida solo per i lavori con CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presentata entro il 15 ottobre 2024. Per i condomìni, oltre alla CILA, sarà richiesta la delibera assembleare che approva i lavori entro la stessa data.

Inoltre, dal 2025, lo sconto in fattura e la cessione del credito non saranno più disponibili: il Superbonus potrà essere utilizzato esclusivamente tramite detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Bonus Verde

Non è stato rinnovato per il 2025 l’incentivo per favorire la riqualificazione delle aree scoperte private: il Bonus Verde.

Dal 1° gennaio 2025, le spese per interventi come la creazione di giardini, l’installazione di impianti di irrigazione o la realizzazione di coperture a verde non saranno più detraibili fiscalmente. Pertanto, chi vorrà eseguire lavori di sistemazione a verde dovrà affrontarne i costi senza alcuna agevolazione fiscale.

Agevolazione mutui under 36 nel 2025

Sono estese fino al 2027 le agevolazioni sui mutui per i giovani under 36. Grazie al Fondo di Garanzia Prima Casa, chi soddisfa i requisiti può beneficiare di una copertura parziale del mutuo, semplificando l’acquisto della prima casa e agevolando l’accesso al credito per questa categoria.

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Condizionatori: guida ai bonus per recuperarne i costi

Negli ultimi anni, il caldo estivo ha spinto molte famiglie a dotarsi dei condizionatori per migliorare il comfort abitativo. Tuttavia, questa scelta comporta un aumento dei consumi energetici e, di conseguenza, delle bollette. Non da ultimo, l’acquisto e l’installazione di un impianto di climatizzazione rappresenta una spesa significativa.

Fortunatamente, esistono diverse strategie e incentivi fiscali che possono aiutare a ridurre questi costi.

Bonus fiscali per l’acquisto dei condizionatori

Esistono vari incentivi fiscali che permettono di recuperare una parte della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione dei condizionatori.

Bonus casa

Il Bonus Casa consente una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di condizionatori a pompa di calore che garantiscano un risparmio energetico, nel contesto di una ristrutturazione o manutenzione straordinaria dell’immobile.

Questa agevolazione permette di recuperare metà della spesa sostenuta in 10 anni, fino a un massimo di 96.000 euro.

Per usufruire di questo bonus, è necessario pagare tramite bonifico parlante, che deve riportare:

Infine, entro 90 giorni dalla stessa data di installazione o dal collaudo bisogna inviare online a Enea la specifica comunicazione dell’installazione completata.

Bonus mobili

Il Bonus Mobili consente di recuperare il 50% delle spese sostenute in 10 anni, fino a un massimo di 5.000 euro nel 2024.

Come nel caso precedente, per ottenere il bonus, è necessario che le spese siano effettuate nel contesto di una ristrutturazione o manutenzione straordinaria. Oltre a questo devono essere rispettate alcune condizioni:

  • la data di inizio dei lavori deve precedere l’acquisto dei condizionatori;
  • la ristrutturazione o manutenzione deve avvenire nell’anno precedente o in quello corrente in cui si intende usufruire del bonus mobili;
  • la detrazione è prevista per l’installazione di climatizzatori di classe energetica superiore.

Per quanto riguarda il pagamento della spesa non è necessario effettuare un bonifico parlante, ma è essenziale utilizzare metodi di pagamento tracciabili, escludendo quindi i pagamenti in contanti. È inoltre obbligatorio avere uno scontrino o una fattura con il codice fiscale della persona che ha sostenuto la spesa e intende detrarla nel 730, insieme a una descrizione dettagliata dell’acquisto.

Ecobonus

L’Ecobonus consente di ottenere una detrazione Irpef del 65% (questo bonus scade nel 2024) in 10 rate annuali, per un importo massimo delle spese detraibili di 46.154 euro.

Per accedervi, è necessario installare un climatizzatore con pompa di calore che funzioni sia per il raffreddamento sia per il riscaldamento e che abbia una classe energetica superiore, A+++.

Per beneficiare dell’ecobonus, bisogna possedere e inviare a Enea, attraverso il suo sito web, l’asseverazione di un tecnico qualificato e la scheda informativa degli interventi effettuati. Questa documentazione deve includere:

  • i dati catastali e personali del richiedente;
  • l’importo delle spese sostenute;
  • il risparmio energetico ottenuto, dimostrato anche tramite un attestato di prestazione energetica (APE).

Come nel caso del Bonus Casa, il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico parlante, che deve riportare:

  • i codici fiscali di chi beneficia della detrazione;
  • la partita Iva del venditori e dell’installatore;
  • la normativa (legge 296/2006).

Superbonus

Nell’ambito degli interventi trainanti del Superbonus, effettuati da chi vive in condominio, è possibile avere diritto ad una detrazione Irpef del 70%, relativa all’acquisto o installazione di impianti di climatizzazione. 

Per accedere a questa detrazione, è necessario che gli interventi consentano all’immobile di migliorare di due classi energetiche. Inoltre, l’installazione deve avvenire all’interno dell’arco temporale in cui avviene l’intervento che dà diritto al Superbonus.

Manutenzione e posizionamento dei condizionatori: accorgimenti essenziali

Prima di considerare l’acquisto di un nuovo condizionatore, è fondamentale adottare alcune pratiche che possono ridurre i consumi energetici:

  • manutenzione regolare: mantenere il condizionatore in buone condizioni operative attraverso pulizie e controlli periodici;
  • attenzione alla classe energetica: scegliere apparecchi con un’alta efficienza energetica, preferibilmente di classe A++ o superiore;
  • posizionamento corretto: installare il condizionatore in un punto strategico della casa per massimizzare l’efficienza del raffreddamento.

Conclusioni

Bonus casaBonus mobiliEcobonusSuperbonus
DETRAZIONE50%50%Detrazione Irpef 65%Detrazione Irpef 65%
IMPORTO MASSIMO DETRAIBILE€ 96.000€ 5.000€ 46.154
CONTESTORistrutturazione o manutenzione straordinariaRistrutturazione o manutenzione straordinariaInstallazione di un climatizzatore di classe energetica superiore, A+++Interventi trainanti che garantiscano un miglioramento di due classi energetiche dell’edificio
PAGAMENTOBonifico parlanteMezzi di pagamento tracciabiliBonifico parlante