Come migliorare la classe energetica di un immobile
La classe energetica di un immobile è un parametro cruciale che influisce non solo sui consumi energetici ma anche sul comfort abitativo e sul valore di mercato di una casa.
Con oltre 5 milioni di edifici in Italia appartenenti alle classi energetiche più basse, è fondamentale comprendere quali azioni concrete possano essere intraprese per migliorare l’efficienza energetica dei propri immobili.
L’Attestato di Prestazione Energetica: cos’è, validità, costo
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento, obbligatorio dal 2015 per vendere o affittare un immobile, redatto da soggetti ed enti accreditati, che certifica le prestazioni energetiche di un immobile. I professionisti incaricati eseguono una serie di controlli secondo le linee guida definite dal DM del 26 giugno 2015, il quale stabilisce le metodologie di calcolo e i requisiti minimi degli edifici.
Per quanto riguarda la durata, l’APE ha validità di 10 anni ma deve essere rinnovato qualora vengano eseguiti interventi che alterano le prestazioni energetiche dell’immobile.
Il costo, invece, può variare in base a diversi fattori come, la tipologia, le dimensioni, e la regolarità dell’immobile, la destinazione d’uso, il tempo di emissione.
Classe energetica: quali sono
Le classi energetiche sono 10: G, F, E, D, C, B, A1, A2, A3, A4.
Di queste, le classi A, in particolare, indicano edifici ad altissima efficienza energetica e caratterizzati da consumi ridotti al minimo. Tra questi, rientrano le cosiddette “case green”, progettate per abbattere quasi completamente i consumi. Gli immobili in possesso di queste classi energetiche risultano in linea con le norme antisismiche, un riscaldamento estremamente efficiente unito a sistemi quali i pannelli solari, un ottimo cappotto termico spesso almeno 10 centimetri e la presenza di un impianto fotovoltaico.
CLASSE ENERGETICA | CONSUMO MINIMO | CONSUMO MASSIMO | INTERVENTI CONSIGLIATI PER SALIRE DI LASSE |
---|---|---|---|
A4 | – | ≤ 0,40 Ep | |
A3 | ≤ 0,40 Ep | ≤ 0,60 Ep | |
A2 | ≤ 0,60 Ep | ≤ 0,80 Ep | |
A1 | ≤ 0,80 Ep | ≤ 1,00 Ep | |
B | ≤ 1,00 Ep | ≤ 1,20 Ep | – Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda a energia zero – Installazione di pannelli fotovoltaici per l’energia pulita |
C | ≤ 1,20 Ep | ≤ 1,50 Ep | – Sostituzione dei serramenti |
D | ≤ 1,50 Ep | ≤ 2,00 Ep | – Installazione di una caldaia a condensazione – Installazione di riscaldamento a pavimento o sistemi di energia autonoma come un impianto fotovoltaico |
E | ≤ 2,00 Ep | ≤ 2,60 Ep | – Installazione di schermature solari – Sostituzione degli infissi – Coibentazione dei cassonetti – Installazione di un impianto termico più efficiente – Gestione dei consumi con sistemi domotici |
F | ≤ 2,60 Ep | ≤ 3,50 Ep | – Installazione di termostati intelligenti – Sostituzione dei vetri con modelli termici |
G | ≤ 3,50 Ep | Non specificato | – Sostituzione degli infissi – Coibentazione dei muri – Installazione di un sistema di riscaldamento moderno |
Come salire di classe energetica
Tra le best practice utilizzare per migliorare la classe energetica di un immobile rientrano:
- l’ottimizzazione dell’isolamento termico, tramite l’installazione di cappotti termici, serramenti ad alta efficienza e schermature solari;
- la sostituzione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento con soluzioni più efficienti, come pompe di calore o caldaie a condensazione;
- l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione autonoma di energia elettrica;
- l’integrazione di sistemi di domotica per monitorare e ottimizzare i consumi energetici, riducendo sprechi e dispersioni.
Direttiva Europea
Gli stati membri dell’Unione Europea si sono posti l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. A tal fine è stata introdotta la “Direttiva europea sulle Case Green”, la quale definisce una serie di traguardi per gli edifici residenziali in tutta l’Unione Europea, inclusa l’Italia:
- entro il 2028, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero;
- entro il 2030, gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E;
- entro il 2033, gli edifici residenziali di proprietà pubblica dovranno arrivare almeno alla classe energetica D.
L’implementazione di questi obiettivi offrirà numerosi benefici, ma comporterà anche un investimento economico significativo per le famiglie italiane. I costi medi sono stimati tra i 20.000 e i 55.000 euro per famiglia (fonte: Scenari Immobiliari).
Conclusioni
Migliorare la classe energetica di un immobile rappresenta un investimento strategico, che non solo riduce i costi energetici e aumenta il comfort abitativo, ma valorizza anche il patrimonio immobiliare, allineandolo alle direttive europee per la sostenibilità. Gli interventi suggeriti, come l’installazione di pannelli solari, la sostituzione dei serramenti e l’isolamento termico, offrono soluzioni concrete per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità di vita. Sebbene questi miglioramenti possano comportare costi iniziali significativi, i vantaggi a lungo termine, sia economici che ambientali, rendono il percorso verso una casa più efficiente energeticamente una scelta vincente.