Il rapporto, elaborato da PWC e Urban Land Institute, “Emerging Trends in Real Estate Europe 2025” analizza le prospettive del settore immobiliare europeo per il 2025, evidenziandone i principali trend, sfide e opportunità.
Lo scenario europeo
Nonostante le difficoltà che hanno caratterizzato il settore immobiliare negli ultimi anni, il 2024 ha segnato una fase di ripresa globale. Il mercato immobiliare ha raggiunto un valore stimato di 635 trilioni di dollari, con il segmento residenziale che continua a dominare, rappresentando oltre 516 trilioni di dollari del totale. Questa resilienza dimostra come il settore, seppur lentamente, stia recuperando slancio.
In un contesto europeo in cui molte nazioni hanno registrato cali significativi nei volumi di transazioni, come Francia (-38%) e Germania (-16%), l’Italia si distingue come un caso virtuoso. Con un aumento del 41% nei volumi rispetto all’anno precedente e un totale di 8 miliardi di euro, il nostro Paese segna la crescita più significativa tra le nazioni europee.
Variazione percentuale transazioni in UE dal 2023 al 2024

Milano, in particolare, è il simbolo di questa rinascita: grazie alla solidità del mercato e alle opportunità di sviluppo, il capoluogo lombardo è diventato un punto di riferimento per gli investimenti, trainato dalla crescita nei settori residenziale e logistico, posizionandosi al settimo posto tra le metropoli europee più attrattive per gli investitori.
In generale, le città che offrono un’alta qualità della vita, infrastrutture efficienti e attrattività culturale sono viste come più resilienti. Le città gateway come Londra, Madrid e Parigi rimangono tra le prime posizioni nelle classifiche di attrattività. Città come Francoforte, Amburgo e Copenaghen, invece, guadagnano slancio grazie alla loro stabilità economica.
Tuttavia, è importante tenere in considerazione come il clima politico e la sostenibilità ambientale stiano diventando fattori sempre più rilevanti per le decisioni degli investitori immobiliari.
Città da osservare

I trend del settore immobiliare nel 2025
- Attenzione al clima: il rischio climatico fisico e la transizione del settore immobiliare verso emissioni di carbonio nette zero sono temi ricorrenti all’interno del rapporto PWC. Le problematiche legate all’assicurazione e al finanziamento del settore immobiliare rispetto ai rischi climatici sono ampiamente riconosciute dall’industria.
Gli aumenti dei premi assicurativi e i requisiti finanziari più severi stanno incidendo sul valore degli immobili e sui flussi di cassa. Negli Stati Uniti, l’aumento dei costi assicurativi nelle aree a rischio di uragani ha creato preoccupazione, mentre in Europa si registrano episodi isolati.
Le perdite economiche globali causate da eventi climatici estremi continuano a crescere, con implicazioni significative per il settore immobiliare; - approccio settoriale per allocare il capitale: gli investitori si concentrano sempre più su tendenze socio-economiche come la demografia, la digitalizzazione e la decarbonizzazione per individuare i settori con il miglior rapporto rischio-rendimento. I data center e le infrastrutture per le energie rinnovabili sono in cima alle classifiche per opportunità di investimento, grazie alla crescente domanda di cloud computing, intelligenza artificiale e infrastrutture di edge computing.
La scarsità di terreni dotati di adeguate infrastrutture energetiche ha reso questi asset altamente competitivi. Inoltre, la bassa disponibilità di spazi nei principali mercati europei (<10% di vacancy, ovvero la percentuale di spazi disponibili e non occupati rispetto al totale degli immobili in un determinato mercato) rappresenta un’opportunità unica per gli investitori; - sostenibilità: i criteri ESG (Environmental, Social, Governance) rappresentano, sia a breve che a lungo termine, la principale sfida per il settore immobiliare. Gli investitori stanno integrando sempre più le energie rinnovabili nelle loro strategie decisionali. Tuttavia, molti operatori del settore faticano a mantenere la sostenibilità ambientale tra le priorità. Questo a causa delle pressioni sui rendimenti, sulla redditività aziendale e a una mancanza di chiarezza nelle normative.
La crescente attenzione da parte dei finanziatori è considerata, però, il principale motore dell’adozione dei criteri ESG. Questo fa sì che sia sempre più difficile ottenere finanziamenti per asset non conformi come i “brown assets“, ossia attività finanziarie, immobiliari o industriali legate a settori ad alto impatto ambientale e con elevate emissioni di carbonio; - crescita dei settori operativi: settori come data center, stoccaggio a freddo, self-storage, ospitalità, sanità e housing per studenti stanno attirando un crescente interesse da parte degli investitori. Questi riconoscono che il real estate operativo offre opportunità uniche di generare valore. Attraverso una gestione attiva e l’integrazione di servizi complementari, si migliora sia la redditività immobiliare che operativa. Tuttavia, si sottolinea quanto sia fondamentale la necessità di comprensione degli aspetti operativi degli asset al fine di rimanere competitivi nei prossimi anni.