Benvenuti nella sezione “Vivere Milano” del nostro blog, dedicata a esplorare il cuore pulsante della città e tutto ciò che rende Milano un luogo unico e affascinante in cui vivere. Sia che siate nuovi arrivati in cerca di una casa o residenti di lunga data alla ricerca di nuove avventure, esplorate con noi il fascino senza tempo e la vivace energia di Milano.
A metà tra i quartieri Sant’Ambrogio e Vicentino troviamo una delle zone più floride di tutta Milano. Su questo tracciato si inserisce 5Square, il nuovo progetto di social housing realizzato in via Antegnati. Cinque edifici abbandonati da tempo sono stati rigenerati e portati a nuova vita.
Cinque sono anche gli ambiti che la Regione, la Fondazione Cariplo e altre realtà del mondo bancario e assicurativo si sono preposte di coniugare:
ambiente;
architettura;
tecnologia;
servizi;
comunità.
Nei cinque palazzi che compongono 5Square trovano posto ben 460 abitazioni di nuova costruzione. 300 verranno inserite sul mercato delle locazioni (con l’intento di affittarle ad un costo alla portata di tutti), mentre le restanti 160 unità immobiliari verranno vendute a prezzi accessibili.
Chi deciderà di risiedere qui troverà un pacchetto di servizi dedicati alla persona che pochi altri quartieri meneghini possono vantare: si passa dalle sale polivalenti al consultorio familiare, passando per gli ambulatori medici, la palestra e decine di attività commerciali tra cui negozi di abbigliamento, bar e ristoranti. Inoltre, ci sarà la possibilità di passeggiare in un grande parco verde, potendo anche lasciare i propri bambini in un’immensa area giochi.
Una novità davvero esclusiva che verrà attivata per gli abitanti del complesso 5Square è quella del Circular Housing, ovvero la possibilità di noleggiare mobili ed elettrodomestici in alternativa alla classica soluzione dell’acquisto. Otre a poter usufruire di accessori e prodotti di alta qualità, conservati in ogni loro componente, gli abitanti della zona potranno poi metterli a disposizione di altri proprietari in altre zone della città una volta concluso il proprio periodo all’interno dell’appartamento.
Riutilizzare per ridurre l’impatto ambientale: questa è la chiave di lettura.
Dal 17 al 23 aprile, con il ritorno della Design Week e del Fuorisalone, Milano diventa protagonista della scena internazionale del design.
Con un focus sulle tematiche dell’economia circolare e della sostenibilità, il Fuorisalone si terrà in concomitanza con il Salone del Mobile che quest’anno giunge alla 61° edizione, e per l’occasione, designer, architetti, scuole e istituzioni si riuniscono per condividere idee e progetti per immaginare il futuro.
Di seguito tutti gli appuntamenti imperdibili e le installazioni più interessanti da vedere, divisi per distretto.
Centro
Nel cuore del Parco Sempione è possibile sperimentare l’accoglienza all’aria aperta, con un’installazione architettonica completamente percorribile, che riproduce la ricettività glamping nel cuore di Milano.
In piazza Castello, The Secret Garden trasforma lo showroom Cotto d’Este in un luogo onirico e immaginario.
Brera Design District
Anche quest’anno le vie di Brera sono protagoniste, vi segnaliamo infatti l’installazione di Eni all’Orto Botanico, che per l’occasione si trasforma in un grande tavolo da gioco vivente, con un percorso dedicato alle evoluzioni della mobilità urbana.
Primitiva è invece il nuovo progetto di Delvis Unlimited, si tratta di un’installazione nomade, dove opere d’arte e oggetti in edizione limitata, dialogano in due eccentrici spazi, sulle melodie di futuri materiali sperimentali.
Isola Design District
Come sempre il Distretto Isola è uno dei protagonisti indiscussi, infatti ospiterà progetti ed installazioni che coinvolgeranno centinaia di designer internazionali, studi di progettazione e artigiani.
Imperdibili il programma internazionale Green Island, un vero percorso di eco-design, e le opere del designer sociale e ricercatore Marco Federico Cagnoni.
Tortona Design District
Quest’anno, nel cuore del Fuorisalone, arriva la prima edizione della Tortona Design Week, con un ricco programma di installazioni, mostre, eventi e incontro dedicati alla manifattura urbana sostenibile.
Il Distretto accoglie anche la nuova edizione di We Will Design, il format che Base ospita da diversi anni con esposizioni, workshop e appuntamenti che, quest’anno, abbracciano le dimensioni racchiuse nell’acronimo I.D.E.A. – Inclusione, Diversità, Equità e Accessibilità.
Magazzini Raccordati
Non è (ancora) un distretto, ma lo spazio dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale sono ormai diventati un punto di riferimento per il Fuorisalone.
Ad accogliere cittadini e turisti darà il progetto Dropcity Convention 2023, dove sarà ovviamente possibile vedere mostre e installazioni ma anche partecipare a conferenze e talk con architetti e designer internazionali.
Alcova all’Ex Macello
Anche questo non è un distretto, ma è ormai diventata una tappa imperdibile del Fuorisalone.
Parliamo di Alcova, che quest’anno arriva all’Ex Macello e svelerà i suoi articolati e monumentali spazi di Porta Vittoria, ospitando oltre 70 progetti e riunendo istituzioni, marchi nuovi e affermati, oltre che un’ampia gamma di studi di design.
Certosa Design District
Impossibile tra tutti gli appuntamenti del Fuorisalone, non menzionare anche quelli in Certosa District. Situato nella zona nord-ovest di Milano, il quartiere è al centro di un importante progetto di riqualificazione, e punto nevralgico in questo Distretto, saranno gli affascinanti spazi ex industriali de La Cattedrale, dove si svilupperà, tra le altre, anche l’esposizione “Innovation for Living”.
È risaputo che Milano, metropoli dalla vocazione internazionale, centro d’eccellenza nel campo della finanza e dell’economia mondiale, è una delle città italiane dove la vita costa di più. E anche il settore immobiliare non fa eccezione.
Negli anni, le quotazioni degli immobili nel capoluogo lombardo hanno continuato a salire, rimanendo stabili persino durante il periodo pandemico.
Ciò non ha arrestato la domanda: Milano continua a rappresentare una forte attrattiva per imprenditori, lavoratori e studenti provenienti non solo dal resto d’Italia, ma da tutto il mondo, che vedono nella città meneghina maggiori opportunità di crescita e di miglioramento, impensabili altrove, e sono per questo spinti a valutare il trasferimento nonostante i prezzi in molti casi proibitivi.
Questa continua crescita di richieste, che spesso supera l’offerta di immobili effettivamente disponibili, ha fatto sì che i prezzi subissero un’ulteriore impennata, raggiungendo quotazioni mai viste prima.
Milano: domanda in aumento
Nonostante la situazione economica incerta, a Milano così come nel resto d’Italia, la domanda abitativa rimane estremamente elevata. Ma se nell’intera penisola, nel corso del primo semestre di quest’anno, si è registrato un aumento superiore al 4% delle famiglie intenzionate ad acquistare casa, Milano, grazie ai numeri raggiunti, riconferma il suo ruolo di città anticipatrice dei trend nazionali.
Già il 2021, infatti, si era chiuso in modo incredibilmente positivo, registrando una crescita superiore al 24% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi i 27 mila scambi immobiliari.
Nella prima metà di quest’anno, poi, il volume delle compravendite a Milano è cresciuto ancora, quasi del 18% rispetto allo stesso periodo nel 2021, ottenendo così il miglior risultato dal 2000.
Una domanda che oggi non coinvolge più esclusivamente i quartieri più ambiti e centrali, ma anche le zone più periferiche della città (nel 2021, più della metà delle abitazioni oggetto di scambio era ubicata in periferia), le quali, proprio per merito di questo nuovo interesse, hanno visto il maggior rialzo nei prezzi.
I prezzi a Milano oggi
A Milano, nella prima metà di quest’anno, i prezzi delle abitazioni al metro quadro sono cresciuti del doppio rispetto alle altre grandi città italiane.
Chi oggi vuole acquistare casa nel capoluogo lombardo si troverà ad affrontare costi in aumento del 6%, un incremento decisamente maggiore rispetto alla media nazionale, che si assesta intorno al +3%. Ciò si traduce in prezzi medi che raggiungono quasi i 5 mila euro al metro quadrato.
I prezzi più alti si riscontrano nel Quadrilatero della Moda, dove il costo al metro quadro può addirittura raggiungere i 20 mila euro, seguito dai quartieri Brera, San Babila e Cordusio, nei quali le quotazioni si aggirano intorno ai 18 mila euro.
Anche nella Zona Est di Milano i prezzi rimangono pressoché stabili, ad eccezione delle aree di Porta Venezia e Indipendenza – Cinque Giornate – XXII Marzo, dove i costi al metro quadro delle abitazioni riqualificate, ristrutturate o di recente costruzione registrano un lieve rialzo, raggiungendo in alcuni casi anche i 9 mila euro.
Milano: i quartieri in crescita
Il resto di Milano sta invece vivendo un consistente aumento dei prezzi, anche grazie alle importanti opere di riqualificazione messe in atto nelle zone più periferiche della metropoli.
Zona Nord: nella zona Nord, è principalmente l’area Garibaldi – Moscova – Arena a subire la crescita maggiore nelle quotazioni. Qui il prezzo medio di un appartamento si aggira intorno ai 12 mila euro al metro quadro
Zona Ovest: Anche la zona Ovest conferma la tendenza al rialzo: i prezzi medi al metro quadro partono da circa 4 mila euro per l’area Gambara – Bande Nere e a San Siro, fino a raggiungere quasi i 10 mila euro al metro quadro nelle zone Sempione – Arco della Pace – Chinatown e Vercelli – Washington
Il quartiere Citylife rappresenta invece un’eccezione, allineandosi ai prezzi medi del centro storico e raggiungendo quotazioni che in molti casi superano i 15 mila euro al metro quadro.
Zona Sud: nella zona Sud, infine, i prezzi medi continuano a salire. Si parte da 6 mila euro al metro quadro per l’area di Medaglie d’Oro – Lodi, per arrivare fino a 10 mila euro al metro quadro per un appartamento nella zona Porta Romana – Crocetta – Quadronno
Nonostante il periodo di forte incertezza economica, a Milano il mercato immobiliare è in costante crescita, e sembra quasi essere inarrestabile.
Le compravendite nel settore residenziale continuano ad aumentare e, nel primo semestre del 2022, hanno registrato una crescita superiore al 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando così il miglior risultato dal 2000.
Il mercato immobiliare milanese si è dunque dimostrato eccezionalmente resiliente di fronte alle problematiche nazionali ed internazionali che sono comparse a partire dall’inizio dell’anno. Né la guerra, né il rincaro energetico hanno arrestato la crescita immobiliare milanese, che continua ad essere sostenuta da una richiesta in costante aumento.
Una domandache però, nonostante la recente costruzione di un gran numero di nuove abitazioni, non riesce ad essere colmata dall’offerta. Di conseguenza, i prezzi crescono esponenzialmente, confermando Milano come uno tra i mercati più cari dell’intera penisola.
Immobiliare del lusso a Milano: un settore che non conosce crisi
A registrare la crescita maggiore è il mercato immobiliare del lusso, che nel corso di quest’anno ha visto un incremento superiore al 12%.
In questo specifico settore, il divario tra domanda e offerta è ancora più evidente e rilevante: a fronte di un sostanziale aumento della domanda, la disponibilità di immobili di lusso nel capoluogo lombardo è decisamente bassa.
Tra tutti gli immobili in vendita a Milano, infatti, meno del 5% rientra nella categoria lusso e, in aggiunta, si tratta per la maggior parte di abitazioni di vecchia costruzione, con valori di efficienza energetica molto bassi.
I prezzi hanno quindi subito una forte impennata, arrivando a quotazioni medie che si aggirano intorno agli 11 mila euro al metro quadro, registrando un aumento quasi del 5% rispetto allo scorso anno, ma che arrivano a superare anche i 17 mila euro al metro quadro.
Investitori esteri a Milano
Chi sono?
Tra coloro che guardano con interesse al mercato immobiliare del lusso a Milano vi sono principalmente gli investitori stranieri.
I dati lo dimostrano: nella prima metà del 2022, a Milano le vendite di immobili di lusso ad acquirenti internazionali sono cresciute del 10%.
Si tratta per lo più di top manager e imprenditori, che, oltre a sfruttare le convenienti agevolazioni fiscali previste in Italia, sono attratti dalle quotazioni che, per quanto alte, rimangono comunque inferiori ai livelli raggiunti da altre città europee come Londra, Parigi o Montecarlo.
Da dove provengono?
Gli stranieri che decidono di acquistare casa nel capoluogo lombardo provengono per la maggior parte dagli Stati Uniti (più del 25%), dalla Gran Bretagna (circa il 15%) e dalla Germania (più del 10%).
A seguire troviamo gli investitori russi, che raggiungono quasi il 10%, mentre nelle posizioni più basse si collocano gli svizzeri, i francesi, i canadesi, i belgi, gli israeliani e gli olandesi, con percentuali che vanno dal 2 al 6%.
Cosa chiedono?
Gli investitori esteri sono attratti e ricercano principalmente immobili fin da subito abitabili, non necessariamente di nuova costruzione, ma comunque appartenenti ad una classe energetica alta. Le richieste si rivolgono soprattutto ad appartamenti di grandi dimensioni, con metrature che si aggirano intorno ai 200-250 metri quadri, ubicate agli ultimi piani e corredate da ampi terrazzi e spazi aperti.
Milano: le zone più richieste e prezzi
I quartieri più richiesti, in particolare dagli investitori stranieri, sono quelli più iconici e noti in tutto il mondo: il Quadrilatero della Moda, Brera, l’area compresa tra via XX Settembre e Corso Magenta, Porta Nuova e Citylife.
I prezzi nel Quadrilatero della Moda, zona esclusiva che comprende le famosissime via Montenapoleone, via Manzoni, via della Spiga e Corso Venezia, sono i più alti. La media è di oltre 13 mila euro al metro quadro, ma in molti casi si arriva a toccare quasi i 18 mila euro.
Il quartiere Brera, uno tra i più lussuosi e mondani della città, si allinea invece alle altre zone sopra citate, con quotazioni medie che si aggirano intorno ai 15 mila euro al metro quadro.
Milano è una delle città italiane più ambite dagli studenti provenienti non solo dall’Italia intera, ma da tutto il mondo. Grazie alla presenza di numerose e prestigiose università riconosciute a livello internazionale, nella metropoli meneghina la richiesta di appartamenti e di stanze in affitto, già altissima, continua a crescere progressivamente di anno in anno.
Ma qual è la zona migliore dove abitare per uno studente universitario? La risposta dipende da svariati fattori: i prezzi, ovviamente, ma anche la sicurezza, i collegamenti, i servizi e, ultimo ma non meno importante, dall’ateneo in cui si è iscritti.
Vediamo quindi quali sono i quartieri migliori dove cercare casa in base alle differenti, maggiori università milanesi.
Università degli Studi di Milano
La sede centrale dell’Università Statale di Milano si trova all’interno dello storico edificio rinascimentale Ca’ Granda, mentre il resto del campus si disloca nel centro della città.
Perciò, se scegliete di frequentare questo ateneo, avrete a disposizione un’ampia scelta tra diverse zone di Milano.
Il primo quartiere che solitamente viene preso in considerazione è Città Studi, indubbiamente il preferito dagli studenti universitari. Qui i prezzi al metro quadro si aggirano intorno ai 18 euro. C’è poi Porta Romana, quartiere centrale della città e, per questo, più caro, con quotazioni al metro quadro che raggiungono quasi i 21 euro. Un’alternativa simile, sempre centrale ma lievemente più abbordabile sono i Navigli, dove i prezzi al metro quadro si assestano sui 18 euro. Infine, potete prendere in considerazione anche via Ripamonti, la strada più lunga di Milano, che attraversa numerosi quartieri, dal futuro Villaggio Olimpico di Cortina 2026, passando per Porta Vigentina fino a Giambellino. Qui i prezzi variano a seconda della zona, mantenendosi su una media di circa 18 euro al metro quadro.
Università Bicocca
L’Università degli Studi di Milano-Bicocca è il secondo ateneo statale della città. La sua storia è più recente, ed è ubicato nella zona nord della metropoli, all’interno dell’omonimo quartiere.
E dunque, se scegliete di iscrivervi a questa Università, è proprio al quartiere Bicocca che dovete rivolgere la vostra attenzione per la ricerca di un’abitazione. L’area è ben collegata ed è stata recentemente oggetto di un’importante riqualificazione che l’ha trasformata da zona periferica a quartiere ricco di servizi e locali. Grazie alla sua ubicazione distante dal centro, anche i prezzi sono più abbordabili, mantenendosi al di sotto dei 16 euro al metro quadro.
Università Bocconi
Storica università privata fondata nel 1902, specializzata nell’insegnamento delle scienze economiche, sociali, giuridiche, manageriali e politiche, la Bocconi è annoverata tra gli atenei più prestigiosi dell’intera penisola e rappresenta per questo una fortissima attrattiva per un gran numero di studenti italiani ed internazionali.
Il quartiere perfetto per coloro che frequentano l’Università Bocconi è il Tibaldi-Bocconi, ovvero l’area compresa tra viale Bligny e Porta Lodovica.
Qui è possibile trovare moltissimi appartamenti già arredati e forniti di tutti i comfort necessari alla vita universitaria. Sarete vicinissimi al campus, raggiungibile comodamente a piedi o con uno dei numerosi mezzi pubblici che servono l’area, e in più, vi troverete a pochi passi dai Navigli, zona nota per i suoi locali e la sua vivace vita notturna.
Nonostante non sia una zona particolarmente vicina al centro, i prezzi, data la forte richiesta, superano lievemente la media, assestandosi intorno ai 22 euro al metro quadrato.
Università Cattolica e Iulm
Altri due famosissimi e prestigiosi atenei privati di Milano, ubicati a poca distanza l’uno dall’altro e capaci, al pari della Bocconi, di esercitare un grande fascino sulle matricole di tutto il mondo, sono poi l’Università Cattolica del Sacro Cuore e lo Iulm, la Libera Università di Lingue e Comunicazione.
Se siete iscritti ad uno di questi due atenei, la zona ideale per voi è Porta Genova, quartiere ottimamente servito dai mezzi pubblici, vicinissimo ai Navigli, ricco di locali, negozi e servizi. Tuttavia, non è semplice trovare un’abitazione in questa zona: l’offerta non è in grado di supplire alla domanda, sempre molto alta, e di conseguenza il budget richiesto è decisamente più alto.
Politecnico di Milano
Se sognate una carriera di successo nel mondo dell’ingegneria o dell’architettura, la vostra scelta non potrà che ricadere sul Politecnico di Milano, prestigiosa università specializzata appunto in questi settori.
In questo caso, la zona da prendere in considerazione per ricercare un appartamento sarà senza dubbio Città Studi – Lambrate.
Qui potrete godere di ottimi collegamenti, grazie alla presenza di autobus, tram, metropolitana e della stazione ferroviaria di Lambrate. Inoltre, i prezzi sono estremamente convenienti: variano da un minimo di circa 16 euro fino ad un massimo di 18 euro.
Scuola di Design Marangoni
Nonostante non si tratti di una vera e propria università, l’Alta Scuola di Design Marangoni è uno degli istituti di moda più quotati non solo della città, ma dell’Italia intera. Ragazzi e ragazze giungono infatti da tutto il mondo con l’intenzione di studiare qui i fondamenti della moda e del design.
La scelta abitativa migliore per chi decide di frequentare questo istituto si trova nell’area compresa tra Porta Nuova, Moscova e Garibaldi. Si tratta però di zone in cui i prezzi sono piuttosto elevati.
Se ricercate un’alternativa più economica potrete allora rivolgere la vostra attenzione verso il quartiere Piola, ben collegato alla Scuola Marangoni, ma con costi più abbordabili (poco più di 16 euro al metro quadro).